Ministro Foti: "La pace non può essere la resa dell'Ucraina. Il piano Trump recepisce i punti di Meloni"
26 novembre 2025
(estratto dall'intervista al Foglio del Ministro Tommaso Foti)
Dice che l'unica pace per l'Ucraina è la "pace giusta e duratura", "che la pace non può essere la resa dell'Ucraina", che nessuno escluderà l'Italia dai negoziati, "nessuno". Aggiunge che l'Europa sarà di supporto al piano di Trump "che ha una piattaforma robusta". Parla al Foglio, Tommaso Foti, il ministro per gli Affari europei, Pnrr per le politiche di Coesione.
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Parliamo con il ministro dopo la notizia che Kyiv avrebbe accettato la bozza americana e dopo la riunione di Meloni con la coalizione dei Volenterosi alla quale ha partecipato anche il segretario di stato americano Marco Rubio. La premier ha fatto sapere di "apprezzare il processo negoziale avviato a Ginevra su impulso americano", ma ha ribadito "la necessità di solide garanzie di sicurezza condivise tra le due sponde dell'Atlantico".
Domandiamo a Foti se siamo vicini alla pace o alla resa dell'Ucraina e Foti spiega che "la pace è pace quando è sottoscritta. Sentivamo ragionare di 28 punti, adesso di 19. Non vorrei che a furia di dare i numeri si finisse solo per fare confusione".
Pensa che l'Italia, con Meloni, abbia già chiarito quali siano le condizioni necessarie. Foti parla della "questione dei territori", dell'esercito ucraino, e del ruolo che deve avere l'Europa. Ministro, che idea ha del piano Trump, ed è vero che i Volenterosi (Francia, Germania, Inghilterra) intendano escludere l'Italia dai negoziati? Il ministro cita la telefonata di Meloni e il premier finlandese Stubb con Trump.
Dice: "E' la prova che siamo protagonisti. Aggiungo che si sta riprendendo l'idea iniziale di Meloni sulle garanzie ucraine". Si riferisce alla proposta Meloni di uno scudo per l'Ucraina sul modello dell'articolo 5 Nato. Non si infastidisce ma vorrebbe mettere fine alle speculazioni, poi, con garbo, prosegue: "L'idea che ci siano paesi europei contro altri paesi europei è un'interpretazione sbagliata. L'Europa sta lavorando unita allo stesso obiettivo. Non fa il controcanto a Trump. Il metodo di lavoro è un altro: si prende in esame il piano americano e si migliora".
Parla delle conseguenze e del futuro allargamento dell'Unione: "Per l'Europa si pone il tema dell'allargamento ai Balcani occidentali (in primis: Albania, Montenegro), Ucraina e Moldavia".
L'intervista integrale è disponibile sul sito de Il Foglio
