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Informazione al Parlamento

Il Dipartimento per gli Affari Europei informa costantemente il Parlamento italiano inviando e selezionando tutti i progetti di atti dell'Unione Europea, gli atti preordinati alla formulazione degli stessi e le loro modificazioni, nonché i documenti di consultazione, quali libri verdi, libri bianchi e comunicazioni. Tale attività, prevista dalla legge 234/2012, viene realizzata grazie a banche dati interne che acquisiscono la documentazione dalla banca dati riservata del Consiglio UE e si svolge con cadenza bisettimanale (il martedì e il giovedì).

Al Dipartimento è inoltre attribuita la predisposizione di relazioni che hanno l'obiettivo di favorire il miglioramento del dialogo tra Governo e Parlamento stesso, una più sistematica ed efficace partecipazione del Paese alle politiche dell'Unione Europea e, nel caso della relazione trimestrale sulle infrazioni, l'informazione istituzionale sull'andamento dei casi di precontenzioso e contenzioso e dei procedimenti di indagine formale dell'Italia con l'Unione Europea.

I progetti di atti dell'Unione Europea vengono trasmessi, in particolare, al Parlamento, alla Conferenza delle regioni e delle province autonome e alla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome e alla Conferenza Stato-città e sono estratti dalla banca dati del Consiglio UE selezionando accuratamente i documenti tra "atti legislativi" e "atti non legislativi", così come richiamato dall'art. 6 della legge 234/2012.

Il Dipartimento provvede anche a richieste di relazioni sui progetti di atti legislativi che vengono inviate alle Amministrazioni interessate e, per gli atti non legislativi, alle richieste di commenti qualora sia presente una procedura di consultazione. Tali relazioni vengono successivamente trasmesse alle Camere ai fini della definizione degli atti d'indirizzo del Parlamento al Governo. Gli atti d'indirizzo, una volta trasmessi dalle Camere al Dipartimento per le Politiche Europee, sono inviati alle Amministrazioni per i successivi seguiti (artt. 6 e 7 della legge 234 del 2012).

Tale complessa attività viene costantemente monitorata grazie a banche dati realizzate in house sia ai fini di un coordinamento interistituzionale, sia per i contributi destinati alla relazione consuntiva di ogni anno.

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