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Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione Europea

Il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione Europea (COLAF) opera - presso il Dipartimento per gli Affari Europei - ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. 14 maggio 2007, n. 91, dell'art. 54 legge 24 dicembre 2012, n. 234 e dell’’art. 3 del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56.


FUNZIONI DEL COMITATO

Il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione Europea:

  • Ha funzioni consultive e di indirizzo per il coordinamento delle attività di contrasto delle frodi e delle irregolarità attinenti in particolare al settore fiscale e a quello della politica agricola comune e dei fondi strutturali. Partecipa, altresì, alla "Rete dei Referenti Antifrode" del Piano nazionale di ripresa e resilienza
  • Tratta le questioni connesse al flusso delle comunicazioni in materia di indebite percezioni di finanziamenti europei ed ai recuperi degli importi indebitamente pagati, di cui al regolamento (CE) 1828/06 della Commissione, dell'8 dicembre 2006, e al regolamento (CE) 1848/06 della Commissione, del 14 dicembre 2006, e successive modificazioni
  • Tratta l'elaborazione dei questionari inerenti alle relazioni annuali, da trasmettere alla Commissione europea in base all'articolo 325 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE)
  • Ai sensi dell'art.12 bis del Regolamento n. 883/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 settembre 2013 (come modificato dal Regolamento 2020/2223 del 23 dicembre 2020), riguardante le indagini svolte dall'Ufficio europeo lotta antifrode (OLAF), il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione Europea ha assunto la qualifica di Servizio di coordinamento antifrode (Anti-fraud coordination service - AFCOS)
  • L'art. 3, comma 1, del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56, al fine di rafforzare la strategia unitaria delle attività di prevenzione e contrasto alle frodi e agli altri illeciti sui finanziamenti connessi al PNRR, alle politiche di coesione relativi al ciclo di programmazione 2021-2027 e ai fondi nazionali a questi comunque correlati, ha esteso anche al PNRR le funzioni previste dall'articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 91, in capo al COLAF, di cui all'art. 54 della Legge 24 dicembre 2012, n. 234


COMPOSIZIONE DEL COMITATO

Il Comitato è presieduto dal Ministro per gli Affari Europei o da un suo delegato, ed è composto:

  • dal Capo del Dipartimento per gli Affari Europei;
  • dal Comandante del Nucleo della Guardia di finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione Europea;
  • dai dirigenti generali degli uffici del Dipartimento per gli Affari Europei;
  • dal Coordinatore della Struttura di missione PNRR, di cui all'articolo 2 del Decreto-Legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41;
  • dal Capo del Dipartimento per le Politiche di Coesione e il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • dal Coordinatore della Struttura di Missione ZES, di cui all'articolo 10, comma 2, del Decreto-Legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162;
  • dal Presidente della Rete dei referenti antifrode del PNRR istituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
  • dal Presidente del Comitato di coordinamento istituito presso il Ministero dell'Interno ai sensi dell'articolo 39, comma 9, del Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36;
  • dai dirigenti generali designati dalle Amministrazioni interessate al contrasto delle frodi fiscali, agricole ed alla corretta utilizzazione dei fondi europei, che sono nominati dal Ministro per gli Affari Europei;
  • dai componenti designati dalla Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
  • da un rappresentante del Comando generale dell'Arma dei Carabinieri;
  • da un rappresentante del Comando generale della Guardia di Finanza;
  • da un rappresentante del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di finanza;
  • da un rappresentante della Corte dei Conti;
  • da un rappresentante dell'Autorità nazionale anticorruzione;
  • da un rappresentante dell'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia;
  • da un rappresentante della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo;
  • da un rappresentante del Ministero dell'Interno – Direzione Centrale della Polizia Criminale;
  • da un rappresentante del Ministero dell'Interno - Direzione Investigativa Antimafia.

Il Comitato si avvale di una Segreteria tecnica composta da personale del Nucleo della Guardia di finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione Europea operante presso il Dipartimento per gli Affari Europei.

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