L'8 maggio 2012 la Commissione europea ha adottato una comunicazione sulla "Modernizzazione degli aiuti di Stato dell'UE", avviando un processo di riforma complessiva del sistema europeo di controllo degli aiuti di Stato.
La riforma si è sviluppata su tre obiettivi, per ognuno dei quali sono state definite delle proposte operative, strettamente interdipendenti tra loro:
- promozione della crescita in un mercato interno rafforzato, dinamico e competitivo;
- preminente applicazione delle norme sui casi con il maggiore impatto sul mercato interno;
- razionalizzazione delle norme e decisioni più rapide.
Le proposte hanno riguardato, in particolare:
- il chiarimento e una migliore spiegazione della nozione di aiuto di Stato;
- la determinazione di principi comuni per la valutazione della compatibilità degli aiuti con il mercato interno;
- la riformulazione delle principali linee guida in modo da adeguarle a principi comuni definiti nell'ambito della modernizzazione.
I lavori che la Commissione UE ha avviato sono partiti dalla revisione delle linee guida su aiuti regionali, aiuti a ricerca sviluppo e innovazione, aiuti ambientali, aiuti al capitale di rischio e aiuti agli investimenti in banda larga, per proseguire poi con la revisione del regolamento generale di esenzione, di quello de minimis e del regolamento di procedura.
Il Dipartimento per gli Affari Europei ha coordinato le amministrazioni centrali e regionali che hanno condiviso i principi e gli obiettivi della comunicazione. In particolare:
- l'uso più efficiente delle risorse pubbliche;
- il principio di proporzionalità;
- un maggiore controllo ex post da parte della Commissione;
- la riduzione al minimo degli effetti distorsivi per garantire la migliore attuazione del mercato interno.
La Commissione UE richiede che alla maggiore semplificazione sia associata una maggiore trasparenza degli aiuti, il potenziamento dei controlli sul rispetto delle norme in materia di aiuti di Stato a livello nazionale ed europeo e una valutazione efficace.