Club di Venezia, plenaria autunnale 2021

Il Dipartimento per le Politiche Europee ha organizzato il 2 e 3 dicembre 2021 la sessione autunnale del Club di Venezia, la due-giorni di lavori che vede riuniti, in presenza e da remoto, più di 80 rappresentanti istituzionali ed esperti di comunicazione pubblica di tutti i paesi europei.

I lavori sono stati aperti da Vincenzo Amendola, Sottosegretario agli Affari Europei.

"Questo è stato un anno cruciale per l'Europa non solo per il protrarsi di eventi eccezionali come la pandemia, ma anche per la risposta a questi fenomeni - ha dichiarato il Sottosegretario Vincenzo Amendola - Il coordinamento nella lotta al Covid, la messa a terra dei Recovery nazionali, la doppia transizione ecologica e digitale sono alcune delle principali sfide che le istituzioni si sono trovate a gestire, nell'ultimo anno, anche dal punto di vista della comunicazione. Una buona strategia comunicativa è infatti fondamentale per accompagnare queste trasformazioni e per presentarle tanto ai cittadini europei, quanto ai nostri partner internazionali".

"Oggi più che mai - ha sottolineato - è indispensabile l'apporto professionale degli esperti della comunicazione pubblica, riuniti qui al Club Venezia, affinché l'Unione Europea risulti più 'comprensibile' e vicina alle persone".

L'incontro ha l'obiettivo di intensificare la collaborazione e lo scambio di best practice tra i componenti del Club – responsabili della comunicazione istituzionale degli Stati membri e candidati dell'UE – e delle istituzioni europee. Quest'anno l'evento ha assunto una particolare rilevanza perché ricorre il 35° anniversario del Club di Venezia, di cui l'Italia è stata tra i fondatori.

Nella sessione mattutina dei lavori, si è discusso della Conferenza sul futuro dell'Europa, mentre la sessione pomeridiana è stata dedicata alla comunicazione pubblica in relazione al COVID-19 e alla gestione dei piani di ripresa.

Il 3 dicembre è stato invece dedicato al tema dei cambiamenti climatici. L'Italia - oltre a presiedere il G20 - è stato partner del Regno Unito nella preparazione della COP26 sui cambiamenti climatici a Glasgow. La COP è sempre stata per il Club un appuntamento fondamentale, anche dal punto di vista della comunicazione strategica e della public diplomacy.