3 settembre 2024
Il Rapporto della Corte dei Conti europea fornisce un quadro di insieme sullo stato di attuazione del Piano a livello europeo. Una sua lettura più attenta e non strumentale consente di capire che le osservazioni sui ritardi del PNRR sono di carattere generale, riferite a tutti gli stati membri dell'Unione. Dai dati pubblicati ieri, in relazione all'attuazione del PNRR italiano, si evince che la revisione portata a compimento dal Governo, in accordo con la Commissione, è risultata fondamentale per evitare possibili ritardi.
L'Italia, come si desume dal Rapporto, ha conseguito il maggior numero di obiettivi a livello europeo (269) e ad oggi ha incassato il 58% delle risorse complessive, pari 113,5 miliardi di euro. Invece, se si fa riferimento al 2023, l'Italia ha ricevuto 102,5 miliardi, pari a circa il 53% delle risorse assegnate.
In relazione alle misure che prevedono obiettivi da rendicontare nel 2026, stimati pari al 62% del Piano, si segnala che si tratta degli obiettivi finali connessi all'ultimazione di investimenti complessi, precedentemente avviati, e non alla spesa totale degli stessi. Quindi non vuol dire che tutta la spesa nel 2026 dovrà essere pari al 62%.
Il PNRR è un Piano basato sulla performance, la Commissione eroga le risorse non in base alla spesa effettivamente sostenuta ma in base al raggiungimento di milestone e target definiti nell'ambito del Piano stesso.
L'Italia, a fronte di una dotazione finanziaria di 194,4 miliardi di euro, è chiamata a raggiungere 618 obiettivi entro giugno 2026. Come evidenzia il Rapporto della Corte dei Conti, al 31 dicembre 2023, sono stati conseguiti il 100% degli obiettivi nei tempi previsti.
Il Rapporto della Corte dei Conti europea sottolinea come le modifiche effettuate del PNRR Italiano abbiano evitato ulteriori ritardi. Infatti, viene sottolineato come la revisione degli investimenti per lo sviluppo di infrastrutture per la produzione di energia elettrica offshore e per la costruzione di chilometri di nuove reti per il trasporto pubblico in determinate aree, accolti positivamente dalla Commissione, ha consentito di superare le criticità di diversi progetti che non potevano essere realizzati nei tempi programmati o che non rispettavano il principio del DNSH.
Il Rapporto della Corte dei Conti Ue evidenzia l'importanza della sfida che l'Unione Europea si trova di fronte e costituisce uno stimolo a proseguire con determinazione nella direzione di quanto positivamente attuato finora.
PNRR , Piano nazionale di ripresa e resilienza , Corte dei Conti