26 novembre 2024
Il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione Europea (COLAF) ha presentato la Relazione annuale 2023 al Parlamento.
La Relazione illustra le misure adottate, i risultati conseguiti e la strategia nazionale nell'azione antifrode a tutela degli interessi economico-finanziari dell'Unione Europea svolta dalle Istituzioni e dalle Amministrazioni che compongono il Comitato.
La Relazione, predisposta dal Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'UE presso il Dipartimento per gli Affari Europei che svolge le funzioni di Segreteria Tecnica del COLAF, si articola, diversamente dagli anni precedenti, su due volumi ed è nel complesso suddivisa in sei sezioni.
La nuova impostazione risponde, sostanzialmente:
- alla necessità di dare spazio alle importanti azioni che il Comitato ha intrapreso, già dal 2023, nel campo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e che hanno portato il legislatore - per effetto dell'art. 3 del D.L. 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56 - a potenziare le sue funzioni e ampliarne la composizione. Ciò per rafforzare la strategia unitaria delle attività di prevenzione e contrasto alle frodi e agli altri illeciti sui finanziamenti relativi all’attuazione del PNRR, delle Politiche di Coesione relative al ciclo di Programmazione 2021 - 2027 e dei fondi nazionali a questi comunque correlati;
- alla precisa volontà di conferire maggiore evidenza al ruolo delle Istituzioni e delle Amministrazioni regionali facenti parte del COLAF, a cui è dedicato un intero volume.
Come di consueto la Relazione punta, tra gli altri aspetti, a illustrare le azioni poste in essere dall'Italia per dare attuazione alle Raccomandazioni formulate agli Stati membri dalla Commissione europea e a pubblicizzare importanti progetti formativi cofinanziati dall'Ufficio europeo lotta antifrode nell'ambito del Programma Antifrode dell'Unione (EUAF) intrapresi e in corso di sviluppo da parte del COLAF con atenei nazionali ed esteri nell’ambito della protezioni degli interessi finanziari dell'UE.
Inoltre, in linea con le decorse annualità, particolare evidenza viene data alla Strategia Nazionale Antifrode che è stata, proprio di recente, oggetto di un ampio processo di revisione e aggiornamento condiviso con il Comitato nella sua collegialità e che ha portato alla produzione di un articolato documento, corredato di un apposito "Piano d'Azione", trasmesso alla Commissione europea e che dovrà essere oggetto di applicazione da parte delle competenti Istituzioni nazionali per il periodo 2024-2027.
Una specifica sezione è riservata all'analisi dei dati e delle informazioni relative ai risultati conseguiti con riferimento a casi di irregolarità e frode in danno dell'UE emersi nella scorsa annualità, che, per l'Italia, confermano la tendenza a un sostanziale allineamento con i valori medi dell'ultimo quinquennio.
Sebbene, infatti, il numero di casi di irregolarità e frode registrati in Italia, pari a 614, sia in leggero aumento (+4,78%) rispetto al valore medio del quinquennio 2019-2023 (pari a 586 casi), sul piano finanziario il valore complessivo degli illeciti, pari a Euro 66.096.875 resta al di sotto (-3,70%) di quello medio, pari a Euro 68.637.069, con una differenza di meno 2.540.194 Euro.
È importante anche rimarcare che, in linea con la tendenza emersa a livello europeo, la gran parte degli illeciti scoperti in Italia riguarda casi di irregolarità, per l'86,32% - espressivi di violazioni non intenzionali e quindi meno gravi – mentre i casi di frode ammontano al 13,68%.
Nel confronto tra i dati europei e nazionali, con riferimento al complesso delle irregolarità e frodi in tema di Politica Agricola Comune, Coesione e Pesca e Risorse Proprie, l'Italia si posiziona al settimo posto in termini di casi scoperti tra tutti gli Stati Membri.
Lotta alle frodi