Attività di coordinamento
L'art. 42 della Legge 234/12 pone in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, d'intesa con i Ministeri interessati, le decisioni riguardanti gli interventi nei procedimenti in corso innanzi alla Corte di Giustizia UE a tutela di situazioni di rilevante interesse nazionale.
Il Dipartimento per gli Affari Europei, d'intesa con il Ministero Affari Esteri e Cooperazione internazionale e l'Agente di Governo dinanzi la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, promuove periodicamente attività di coordinamento con l'obiettivo di attivare un raccordo sistematico tra le Amministrazioni interessate e l'Avvocatura Generale dello Stato tutte le volte in cui occorra tutelare situazioni di rilevante interesse nazionale innanzi agli Organi di Giustizia dell'UE.
L'obiettivo del Governo è quello di prevenire o ridurre il possibile contenzioso innanzi agli organi giurisdizionali europei e di fornire, nel contempo, un utile ed immediato strumento di lavoro all'Avvocatura Generale dello Stato nella fase della predisposizione degli atti difensivi le memorie di intervento.
La riunione ha affrontato 11 casi, 2 relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici nazionali e 9 da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 12 casi, 4 relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici nazionali e 8 da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 12 casi, 4 relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici nazionali e 8 da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 7 casi, 3 relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici nazionali e 4 da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 18 casi, 4 relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici nazionali e 14 da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 7 casi, 4 relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici nazionali e 3 da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 9 casi relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 8 casi relativi a questioni pregiudiziali sollevate da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 6 casi, uno relativo a questioni pregiudiziali sollevate da giudici nazionali e 5 da giudici stranieri ed aventi un potenziale impatto sul diritto interno.
La riunione ha affrontato 11 casi: 3 casi relativi a ricorsi per inadempimento ex art. 258 TFUE promossi dalla Commissione europea nei confronti di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, 4 casi sollevati da giudici nazionali e 4 da giudici di altri Paesi UE.