22 novembre 2019
La Relazione annuale 2018 al Parlamento del Comitato nazionale per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione Europea (COLAF) è stata presentata il 22 novembre 2019 in Senato alla presenza del Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, del Senatore Questore, Antonio De Poli, e del Comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione europea, Generale di Divisione Francesco Attardi.
La Relazione illustra le misure adottate, i risultati conseguiti e la strategia nazionale nell'azione antifrode a tutela degli interessi economico-finanziari dell'Unione Europea.
Dalla Relazione emerge come nel 2018 l'Italia abbia consolidato la propria leadership, confermandosi tra i pochi Paesi capaci di affrontare e combattere la criminalità finanziaria grazie ad efficaci strumenti normativi e alla spiccata professionalità investigativa. Tant'è che il nostro Paese si pone ormai come vero e proprio modello per tutti gli altri Stati europei. Nel 2018 il COLAF ha messo in campo, insieme al Comando Generale della Guardia di Finanza, una progettualità antifrode di ampio respiro europeo denominata "Cooperation Project 2", cofinanziata dall’Ufficio europeo Lotta Antifrode (OLAF), alla quale hanno partecipato le delegazioni di 27 Paesi europei.
La Relazione attesta l'ulteriore calo dei livelli di irregolarità/frode a conferma della tendenziale diminuzione percentuale che nel 2017 ha toccato il – 16% (equivalente, in termini assoluti, a – 18 milioni di euro rispetto all'anno precedente) e nel 2018 ha registrato un ulteriore – 2,4% (pari a – 2,2 milioni di euro rispetto ai dodici mesi precedenti).
Risultati significativi anche dall'attività di chiusura dei casi di irregolarità/frode più datati ancora aperti che nel 2018, in accordo con la Commissione europea, ha consentito di archiviare ben 176 dossier evitando che ricadessero sul bilancio nazionale sanzioni per oltre 190 milioni di euro.
Ma l'azione del COLAF e di tutte le istituzioni impegnate per reprimere le frodi europee prosegue con nuove molteplici attività: tra queste, la prossima realizzazione di una piattaforma nazionale antifrode con la Ragioneria Generale dello Stato, che consentirà un ulteriore e sostanziale salto qualitativo nelle cruciali fasi ante-erogazione dei fondi nonché di selezione dei soggetti da controllare "a posteriori".
Lotta alle frodi