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Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020

25 febbraio 2020

Il Consiglio dei Ministri svoltosi martedì 25 febbraio 2020 ha approvato due provvedimenti che riguardano l'attuazione di direttive europee sull'efficienza energetica e il riciclaggio delle navi.


EFFICIENZA ENERGETICA

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.

Il decreto, tra l'altro:

  • estende l'obbligo di risparmio energetico al periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2030;
  • prevede che gli obiettivi di risparmio energetico siano raggiunti tramite regimi obbligatori di efficienza energetica e misure alternative;
  • estende lo stanziamento di risorse del Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale (PREPAC) fino al 2030, incrementando da 30 a 50 milioni annui la quota derivante dai proventi delle aste CO2;
  • integra le prescrizioni per la misurazione e la fatturazione dei consumi energetici, prevedendo l'impiego di contatori e sotto-contatori leggibili da remoto a partire dal 25 ottobre 2020.

Al fine di potenziare la capacità di risparmio energetico italiana, il testo prevede, inoltre:

  • la realizzazione di un sistema informatico per la gestione dei progetti;
  • la ridefinizione dell'attività di monitoraggio dei consumi annui delle Pubblica Amministrazione, sfruttando il Sistema Informativo Integrato;
  • l'eliminazione dell'esenzione dalla diagnosi per le imprese che sono dotate di schemi EMAS e di certificazioni ISO 14001, in quanto non rilevanti ai fini energetica e l'introduzione di sanzioni in caso di inadempimento della diffida ad eseguire le diagnosi energetiche e in caso di mancata attuazione di almeno uno degli interventi di efficienza individuati dalle diagnosi stesse;
  • la ridefinizione e il rinnovo fino al 2030, con un incremento della dotazione, del Piano di informazione e formazione per l'efficienza energetica.


RICICLAGGIO DELLE NAVI

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria delle violazioni delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1257/2013, relativo al riciclaggio delle navi, che modifica il regolamento (CE) n. 1013/2006 e la direttiva 2009/16/CE.

Le nuove norme intervengono sul profilo sanzionatorio e completano in tal modo l'attuazione del regolamento relativo al riciclaggio di navi, per il quale è già vigente la disciplina delle procedure relative all'autorizzazione per il riciclaggio delle navi, che ha come obiettivo primario la corretta gestione delle operazioni di demolizione delle navi battenti la bandiera di uno degli Stati membri dell'Unione Europea, prendendo in considerazione, oltre che gli aspetti ambientali, anche le condizioni di sicurezza degli impianti di demolizione.

Il regolamento applica la Convenzione di Hong Kong del 19 maggio 2009, che mira a impedire la pratica diffusa di demolire le navi battenti bandiera di uno degli Stati membri dell'Unione Europea in alcuni Paesi del sud-est asiatico, in siti privi delle più elementari norme di protezione ambientale e di sicurezza per i lavoratori, con un tasso elevato di incidenti, rischi sanitari e inquinamento di vasta portata.

Il decreto, oltre a introdurre un valido deterrente per le violazioni, forma strumento utile a incoraggiare gli investimenti, con la creazione di distretti industriali in zone marittime portuali dedicati alla demolizione navale.


(Fonte: Governo italiano)

Consiglio dei Ministri , direttive europee
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