13 novembre 2023
Le materie prime critiche sono quei materiali di strategica importanza economica per l'Europa e caratterizzati allo stesso tempo da alto rischio di fornitura.
Si tratta di materie fondamentali per numerose attività industriali e particolarmente importanti per la transizione ecologica: vengono, ad esempio, utilizzate nelle turbine eoliche, nei pannelli fotovoltaici e nelle batterie.
Si stima che al 2030 l'Europa avrà bisogno di 18 volte più litio e 5 volte più cobalto rispetto ai livelli attuali per la fabbricazione di batterie per veicoli elettrici e stoccaggio di energia. Nel 2050, questo fabbisogno crescerà a 60 volte più litio e 15 volte più cobalto rispetto ai livelli attuali. Per il neodimio, già nel 2025 potrebbero servire 120 volte l'attuale domanda dell'Unione Europea.
L'elenco delle materie prime critiche è in continuo aggiornamento da parte della Commissione europea. La prima lista è stata presentata nel 2011 e conteneva 14 materie prime critiche. L'ultimo aggiornamento è stato pubblicato nel 2020 e ne comprende 30.
La Commissione europea ha lanciato nel 2020 lo European Raw Material Alliance (ERMA), con il fine di garantire un approvvigionamento sostenibile di materie prime per la transizione verde dell'Europa. L'Italia aderisce all'ERMA e presidia con il Ministero competente (Imprese e Made in Italy) i tavoli europei.
(fonte: Ministero delle Imprese e del Made in Italy)
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