Governo italiano
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Decreto 23 novembre 2023

Organizzazione e funzionamento del Dipartimento per gli affari europei nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, recante la disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e successive modificazioni, recante l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, e in particolare, l'articolo 3 concernente la partecipazione all'Unione europea;

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

VISTA la legge 24 dicembre 2012, n. 234, e successive modificazioni, recante norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante "Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri" e, in particolare, l'articolo 18 concernente l'organizzazione del Dipartimento per le politiche europee;

VISTO il decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, on. dott. Sandro Gozi, del 25 maggio 2016, recante la disciplina dell'organizzazione interna del Dipartimento per le politiche europee;

CONSIDERATA la comunicazione della Commissione europea COM (2023) 162 final, del 16 marzo 2023 - "The Single Market at 30" - che propone, tra l'altro, l'istituzione, in ciascuno Stato membro, di un Ufficio Mercato Unico (Single Market Office) dotato di risorse adeguate;   

VISTO il Regolamento (UE) 2022/2560 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 relativo alle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno;

VISTO il Regolamento (UE) 2021/240 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 10 febbraio 2021 che ha istituito uno Strumento di sostegno tecnico ("Technical Support Instrument", TSI) alle riforme strutturali;

VISTO il decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, recante "Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche" e, in particolare, l'articolo 22 concernente "Disposizioni in materia di organizzazione e di personale della Presidenza del Consiglio dei ministri";

VISTI i commi 7-bis e 7-ter del richiamato articolo 22 del decreto-legge n. 44 del 2023 i quali prevedono, rispettivamente, la soppressione della "Struttura di missione con il compito di attivare tutte le possibili azioni dirette a prevenire l'insorgere del contenzioso europeo e a rafforzare il coordinamento delle attività volte alla risoluzione delle procedure di infrazione" - istituita, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 luglio 2006 e da ultimo confermata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 gennaio 2023 - e l'attribuzione delle relative funzioni al Dipartimento per le politiche europee e l'istituzione di un ulteriore ufficio dirigenziale di livello generale e di due ulteriori uffici di livello dirigenziale non generale, con conseguente incremento della dotazione organica della Presidenza del Consiglio dei ministri;

VISTO, inoltre, il comma 7-quater dell'articolo 22 del citato decreto-legge n. 44 del 2023 che, al fine di rafforzare le azioni dirette a prevenire l'insorgere del contenzioso con l'Unione europea e il coordinamento delle attività volte alla risoluzione delle procedure di infrazione, assegna al Dipartimento per le politiche europee un ulteriore contingente di trenta unità di personale non dirigenziale;

VISTO, altresì, il comma 7-quinquies dell'articolo 22, del citato decreto-legge n. 44 del 2023 che, per le medesime finalità, assegna al Dipartimento per le politiche europee il contingente di esperti, nominati ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, già attribuito alla Struttura di missione;

VISTO, infine, il comma 7-sexies, dell'articolo 22 del citato decreto-legge n. 44 del 2023, secondo il quale, in sede di prima applicazione, il personale non dirigenziale in servizio presso la richiamata Struttura di missione, "sulla base di provvedimenti di comando, collocamento fuori ruolo o applicazione di altro analogo istituto adottati secondo i rispettivi ordinamenti, si intende assegnato senza soluzione di continuità agli uffici di cui al comma 7-ter nell'ambito del contingente di trenta unità di cui al comma 7-quater, anche ai sensi e per gli effetti di cui al comma 7-quater, salva comunicazione, effettuata dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri alle amministrazioni di provenienza entro sessanta giorni dalla predetta data di cui al citato comma 7-bis, della richiesta di revoca dei provvedimenti di comando, collocamento fuori ruolo o applicazione di altro analogo istituto, adottati in conformità ai rispettivi ordinamenti, in base ai quali ne è stata disposta l'assegnazione alla predetta Struttura di missione. Gli incarichi di esperti già conferiti presso la citata Struttura di missione alla data di cui al comma 7-bis si intendono confermati fino alla loro naturale scadenza";

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 luglio 2023 che, in attuazione delle disposizioni contenute nell'articolo 22, commi da 7-bis a 7-septies, del citato decreto-legge n. 44 del 2023, ha modificato l'articolo 18 del richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, attribuendo al ridenominato Dipartimento per gli affari europei ulteriori funzioni ed un nuovo assetto organizzativo;

RITENUTO necessario, alla luce delle predette modifiche, procedere alla definizione dell'organizzazione interna del Dipartimento per gli affari europei;

INFORMATE le organizzazioni sindacali;

DECRETA

Art. 1
Ambito della disciplina
1. Il presente decreto disciplina l'organizzazione interna del Dipartimento per gli affari europei, di seguito denominato "Dipartimento", nella modalità indicata dai seguenti articoli.

Art. 2
Funzioni
1. Il Dipartimento è la struttura di cui il Presidente del Consiglio dei ministri si avvale, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, per lo svolgimento delle funzioni indicate dall'articolo 18 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni, e dalle altre disposizioni di legge o di regolamento. Il Dipartimento, inoltre, fornisce supporto al Ministro per gli affari europei, ove nominato, per lo svolgimento dei compiti allo stesso delegati dal Presidente del Consiglio dei ministri.

Art. 3
Ministro per gli affari europei
1. Il Ministro per gli affari europei, di seguito denominato "Ministro", è l'organo di governo del Dipartimento.

2. Il Ministro esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo definendo, nelle aree di propria competenza, le priorità e gli obiettivi da perseguire e verificando la rispondenza dei risultati all'attività amministrativa e la conformità della gestione agli indirizzi impartiti.

3. Come disposto dall'articolo 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, concernente il personale della Presidenza, il Ministro può avvalersi della collaborazione di consulenti ed esperti.

4. Il Ministro designa, per quanto di competenza, i rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro e organismi operanti presso altre amministrazioni ed istituzioni.

5. Nelle materie di propria competenza, il Ministro può, inoltre, costituire commissioni e gruppi di lavoro in relazione a specifici obiettivi.

Art. 4
Capo del Dipartimento
1. Il Capo del Dipartimento, nominato ai sensi degli articoli 18, 21 e 28 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, cura l'organizzazione e il funzionamento del Dipartimento e risponde delle attività e dei risultati raggiunti in relazione agli atti di indirizzo politico e agli obiettivi strategici fissati dal Ministro; coordina, inoltre, le attività degli uffici di livello dirigenziale generale e assicura il corretto ed efficiente raccordo tra i predetti uffici e quelli di diretta collaborazione del Ministro, anche nell'ambito delle attività dirette al recepimento e all'attuazione della normativa e degli altri atti dell'Unione europea, fermo restando il coordinamento da parte del Capo di Gabinetto tra le funzioni di indirizzo del Ministro e le attività di gestione del Dipartimento.

2. Il Capo del Dipartimento è coadiuvato da una segreteria tecnica composta da personale non dirigenziale.

3. In relazione a specifici argomenti di particolare complessità, il Capo del Dipartimento può istituire gruppi di lavoro temporanei composti da personale dirigenziale e non dirigenziale, con l'eventuale supporto di esperti nelle materie trattate.

4. Il Ministro, su proposta del Capo del Dipartimento, può conferire l'incarico di Vice Capo del Dipartimento a uno dei coordinatori degli Uffici del Dipartimento.

5. Alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento opera il "Servizio di supporto al CIAE e al CTV", cui è preposto un coordinatore con incarico di livello dirigenziale non generale. Tale Servizio supporta il Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE) ed il Comitato Tecnico di Valutazione degli atti dell'Unione europea (CTV), provvedendo agli adempimenti preliminari e conseguenti alle rispettive riunioni dei due organismi; cura, inoltre, in collaborazione con gli Uffici del Dipartimento, la preparazione delle relazioni periodiche da trasmettere al Parlamento e ad altri enti istituzionali, previste dalla normativa vigente nelle materie di competenza del Dipartimento; predispone pareri di competenza nel quadro della procedura di autorizzazione dei Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT); cura le attività necessarie per la trasmissione degli atti dell'Unione europea e per l'informazione qualificata al Parlamento, alla Conferenza delle Regioni e delle province autonome e alla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome; cura, inoltre, le attività connesse alla trasmissione degli atti dell'Unione europea alla Conferenza Stato-Città e autonomie locali, al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e al Forum Giovani; funge da punto di contatto con gli Uffici del Parlamento europeo, del Comitato delle Regioni e del Comitato economico e sociale relativamente alle attività di competenza del Dipartimento e promuove tutte le azioni necessarie a garantire e rafforzare la presenza di personale italiano nelle istituzioni dell'Unione Europea.

 Art. 5
Organizzazione del Dipartimento
1. Il Dipartimento si articola in quattro Uffici di livello dirigenziale generale, e in dieci Servizi di livello dirigenziale non generale, compreso quello di cui all'articolo 4, comma 5, del presente decreto.

2. Gli incarichi di Capo del Dipartimento e di coordinatore degli Uffici e dei Servizi del Dipartimento, sono conferiti in conformità a quanto disposto dall'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni.

3. Gli Uffici in cui si articola il Dipartimento sono i seguenti:
a) "Ufficio per la gestione amministrativa, la comunicazione, l'accesso ai fondi europei ed il coordinamento sui fondi tematici per le riforme";
b) "Ufficio per il coordinamento delle politiche europee";
c) "Ufficio per il Mercato interno e la Competitività";
d) "Ufficio per gli aiuti di Stato, le procedure di infrazione, il pre-contenzioso e il contenzioso Ue".

Art. 6
Ufficio per la gestione amministrativa, la comunicazione, l'accesso ai fondi europei ed il coordinamento sui fondi tematici per le riforme
1. L'Ufficio per la gestione amministrativa, la comunicazione, l'accesso ai fondi europei ed il coordinamento sui fondi tematici per le riforme assicura le attività relative alla gestione e all'organizzazione del personale e gli adempimenti in materia di bilancio del Dipartimento. In particolare, l'Ufficio cura le questioni attinenti la comunicazione, l'informazione istituzionale e le relazioni esterne del Dipartimento, nonché le attività di comunicazione volte a facilitare un maggiore e più efficace utilizzo dei fondi europei a gestione diretta, incluso il rafforzamento della capacità di euro-progettazione; promuove attività di informazione europea ai sensi della legge 7 giugno 2000, n. 150, e azioni di informazione e di cooperazione interistituzionale, favorendo la conoscenza della normativa e delle politiche dell'Unione europea e la sensibilizzazione dei cittadini su opportunità e programmi dell'Unione europea, in collaborazione con le istituzioni e le reti di informazione dell'Unione europea, le amministrazioni pubbliche e gli altri soggetti interessati; provvede, in conformità alla disciplina vigente in materia di attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni e in raccordo con gli altri Uffici del Dipartimento, ad assicurare l'informazione diffusa sugli affari europei, sulla normativa e sulle attività dell'Unione europea e promuove iniziative formative del personale pubblico delle amministrazioni centrali e locali in materia; svolge le attività di coordinamento a livello nazionale relative al programma di supporto tecnico alle riforme della Commissione europea, curando i rapporti con la Direzione generale per il sostegno alle riforme strutturali della medesima Commissione (DG REFORM) e con le amministrazioni nazionali interessate; partecipa alle iniziative di confronto a livello europeo per l'individuazione delle priorità su cui focalizzare le attività di supporto alle riforme, promuove la partecipazione delle amministrazioni nazionali e favorisce le iniziative congiunte con altri Stati membri.

2. L'Ufficio si articola nei seguenti Servizi:
a) Servizio "Gestione degli affari generali e del personale e la comunicazione";
b) Servizio "Accesso ai fondi europei e coordinamento per il supporto tecnico alle riforme".

3. Il Servizio "Gestione degli affari generali e del personale e la comunicazione" cura le attività relative alla gestione del personale, comprese quelle inerenti alla valutazione della dirigenza e al controllo di gestione, la formazione e le variazioni del bilancio, gli adempimenti in materia contabile e l'attività contrattuale; predispone la Direttiva per l'azione amministrativa; garantisce l'organizzazione e il funzionamento del protocollo informatico e dell'archivio e cura le questioni relative all'accesso del pubblico ai documenti e ai dossier trattati dal Dipartimento, nelle materie di competenza. Cura la comunicazione, l'informazione istituzionale e le relazioni esterne del Dipartimento e, in particolare, predispone e gestisce il Piano di comunicazione; cura, anche attraverso la partecipazione ad eventi di comunicazione pubblica e di servizi al cittadino, la promozione dell'informazione e della comunicazione in materia UE anche in partenariato con le istituzioni europee, favorendo in particolare la conoscenza della normativa e delle politiche dell'Unione europea e promuovendo l'accesso dei cittadini ai programmi UE; promuove l'attività di formazione rivolta ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, anche territoriali, sui temi dell'Unione europea; provvede alla predisposizione della rassegna stampa quotidiana e all'informazione sulle attività svolte, curando la gestione del sito internet; assicura i collegamenti con gli organi di informazione e partecipa e organizza le sessioni e i gruppi di lavoro del Club di Venezia di cui l'Italia è membro fondatore;

4. Il Servizio accesso ai fondi europei e coordinamento per il supporto tecnico alle riforme svolge le attività di comunicazione volte a facilitare un maggiore e più efficace utilizzo dei fondi europei a gestione diretta, supportando le amministrazioni nella predisposizione e presentazione delle proposte progettuali; gestisce le attività di coordinamento a livello nazionale relative al programma di supporto tecnico alle riforme della Commissione europea, curando rapporti con la DG REFORM e con le amministrazioni nazionali interessate; partecipa alle iniziative di confronto a livello europeo per l'individuazione delle priorità su cui focalizzare le attività di supporto alle riforme, promuove la partecipazione delle amministrazioni nazionali e favorisce iniziative congiunte con altri Stati membri.

 Art. 7
Ufficio per il coordinamento delle politiche europee
1. L'Ufficio per il coordinamento delle politiche europee cura le attività relative alla preparazione del Consiglio europeo e il coordinamento e il monitoraggio delle tematiche trattate nelle formazioni del Consiglio UE attinenti alle filiere di COREPER I e COREPER II, al fine di rappresentare la posizione del Governo; coordina, nella fase di predisposizione della normativa dell'Unione europea, le amministrazioni dello Stato competenti, anche in riferimento alle azioni proprie delle regioni e delle province autonome, degli operatori privati e delle parti sociali interessate, ai fini della definizione della posizione italiana da sostenere in sede europea; assicura la costante analisi del processo decisionale dell'Unione europea anche al fine di consentire l'aggiornamento delle posizioni italiane, raccogliendo la documentazione necessaria per l'informativa al Parlamento e alle Regioni e alle Province autonome sui risultati delle riunioni del Consiglio UE e del Consiglio europeo e cura le attività connesse allo svolgimento della sessione europea della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza Stato-Città e autonomie locali.

2. L'Ufficio si articola nei seguenti Servizi:
a) Servizio "Coordinamento tematiche COREPER I";
b) Servizio "Coordinamento tematiche COREPER II".

3. Il Servizio Coordinamento tematiche COREPER I coordina e monitora le attività relative alle tematiche in agenda alle riunioni del Consiglio dell'Unione europea, con particolare riferimento alle sessioni: competitività nei settori industria, ricerca e innovazione, spazio; occupazione politica sociale, salute e tutela dei consumatori; istruzione, gioventù, cultura e sport; agricoltura e pesca; trasporti, telecomunicazioni, energia; ambiente e clima; assicura, inoltre, per quanto di competenza del Dipartimento, le attività di coordinamento finalizzate alla preparazione del Programma nazionale di riforma (PNR) e garantisce il coordinamento e il monitoraggio delle politiche a carattere orizzontale, con particolare riguardo a quelle volte alla crescita, all'occupazione e all'innovazione.

4. Il Servizio Coordinamento tematiche COREPER II coordina e monitora, le attività relative alla preparazione del Consiglio europeo nonché delle tematiche in agenda alle riunioni del Consiglio dell'Unione europea, nelle formazioni "Affari generali", "Giustizia e affari interni" e "Economia e Finanza"; cura le tematiche della cittadinanza dell'Unione europea e dei diritti umani e fondamentali, seguendo le iniziative in corso presso le istituzioni, organi e organismi dell'Unione; segue i programmi, le tematiche e le azioni a sostegno dei diritti dei cittadini europei, per garantire loro la più ampia diffusione, in collaborazione con gli enti interessati sia a livello europeo sia a livello nazionale; assicura il raccordo delle attività dell'Ufficio nei rapporti con il Parlamento, le regioni, le province autonome e gli enti locali; cura le questioni relative all'accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni dell'Unione europea.

Art. 8
Ufficio per il Mercato interno e la Competitività
1. L'Ufficio per il Mercato interno e la Competitività cura le questioni attinenti alle politiche del mercato interno, con particolare riferimento alla libertà di stabilimento ed alla libera circolazione delle merci, delle persone, dei capitali e dei servizi nell'ambito dell'Unione europea, nonché alla competitività ed alla concorrenza; assicura, d'intesa con i Ministeri competenti, il coordinamento dell'attuazione in Italia della strategia UE per la competitività di lungo periodo; svolge le funzioni di Single Market Office, contribuendo all'individuazione ed alla rimozione delle barriere che ostacolano il mercato unico; coordina le amministrazioni competenti e assicura la partecipazione ai Gruppi di lavoro del Consiglio UE, inclusi i tavoli negoziali e della Commissione europea, rappresentando in tali sedi i risultati del coordinamento sulle tematiche di competenza; contribuisce alla preparazione delle riunioni del Consiglio UE Competitività, per la sessione relativa al mercato interno; collabora ai procedimenti di adeguamento dell'ordinamento nazionale agli atti dell'Unione europea di competenza; assicura i punti di contatto nazionali previsti negli atti legislativi dell'Unione relativi al mercato interno; rappresenta il Dipartimento nella Cabina di regia di cui all'articolo 212 del decreto legislativo n. 50 del 2016; cura le attività del centro Solvit italiano e assicura il punto di contatto per la cooperazione amministrativa nel mercato interno nell'ambito della rete IMI.

2. L'Ufficio si articola nei seguenti Servizi:
a) Servizio "Mercato interno - coordinamento";
b) Servizio "Mercato interno - attuazione e monitoraggio".

3. Il Servizio Mercato interno - coordinamento cura il coordinamento dell'attività negoziale delle amministrazioni centrali, degli enti territoriali e l'eventuale consultazione delle parti economiche e sociali, in relazione alle politiche e alle proposte legislative afferenti al mercato interno, ivi compreso il mercato interno digitale ai fini della formazione della posizione italiana da rappresentare in sede europea, anche in relazione alla preparazione del Consiglio Ue Competitività sessione mercato interno. Sono materie di competenza del presente Servizio: la circolazione dei servizi e delle merci, qualifiche professionali, appalti, proprietà intellettuale ed il coordinamento in relazione alle politiche di concorrenza. Il Servizio, inoltre, coordina e assicura la partecipazione ai relativi tavoli negoziali e di consultazione in sede europea e cura i rapporti con le strutture competenti della Rappresentanza Permanente, la Commissione europea e con gli altri Stati membri.

4. Il Servizio Mercato interno - attuazione e monitoraggio cura le attività connesse all'attuazione nell'ordinamento nazionale delle regole del mercato interno, con riferimento ai settori dei servizi, delle merci e delle qualifiche professionali; partecipa ai lavori della task force SMET, di cui alla comunicazione della Commissione europea del 10 marzo 2020 "Piano d'azione a lungo termine per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico", provvedendo, in tale contesto e nell'ambito del sottogruppo Sherpa, ad assicurare la consultazione e il coordinamento delle competenti amministrazioni nazionali e delle altre parti interessate per il conseguimento degli obiettivi concordati; provvede, quale coordinatore nazionale, agli adempimenti attinenti all'applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, sia nei rapporti con la Commissione europea sia nei rapporti con le amministrazioni nazionali, e cura, altresì, in qualità di punto di contatto nazionale, le attività connesse all'esecuzione delle notifiche previste dalla medesima direttiva; svolge i compiti di coordinatore nazionale, ai fini dell'attuazione del Regolamento (UE) 2018/1724 che istituisce uno Sportello Unico Digitale, assicurando il ruolo di collegamento tra la Commissione europea e i referenti nazionali; promuove il coordinamento nazionale in materia di libera circolazione delle merci, assicurando il punto di contatto previsto dal Regolamento n. 2679/98 del Consiglio UE; in materia di qualifiche professionali, è coordinatore nazionale per l'attuazione della direttiva 2005/36/CE e assicura il punto di contatto nazionale per l'assistenza agli utenti sul riconoscimento delle qualifiche e fornisce supporto alle amministrazioni ai fini del corretto e puntuale svolgimento del test di proporzionalità per le professioni regolamentate previsto dalla direttiva 2018/958/UE; cura, infine, le attività del centro Solvit italiano e assicura il punto di contatto per la cooperazione amministrativa nel mercato interno nell'ambito della rete IMI.

Art. 9
Ufficio per gli aiuti di Stato, le procedure di infrazione, il pre-contenzioso e il contenzioso Ue 
1. L'Ufficio per gli aiuti di Stato, le procedure di infrazione, il pre-contenzioso e il contenzioso Ue coordina le amministrazioni centrali e territoriali in relazione a ciascun progetto di atto dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato, ai fini della definizione della posizione italiana nei confronti dell'Unione europea, nonché le attività delle Amministrazioni volte a prevenire l'insorgere del contenzioso relativo a procedure di infrazione del diritto europeo e di quelle volte alla risoluzione delle procedure medesime; promuove le azioni delle Amministrazioni finalizzate al recepimento del diritto europeo; cura i rapporti con la Commissione europea e la predisposizione di incontri con la medesima e le altre amministrazioni interessate su casi specifici; cura, inoltre, la gestione dell'archivio informatico nazionale delle procedure di infrazione denominato "Banca dati EUR-Infra"; cura, altresì, l'informazione preventiva nel settore degli aiuti di Stato, al fine di garantire la coerenza della legislazione e della prassi applicativa dello Stato e degli enti territoriali con i principi e le norme dell'Unione europea; assicura la partecipazione ai tavoli di coordinamento e consultazione in sede europea, sulle tematiche relative agli aiuti di Stato e sulle tematiche a queste collegate e cura i rapporti con la Commissione europea e gli altri Stati membri; assicura il coordinamento della risposta italiana da fornire nei casi di procedure di indagine formale e di presunti aiuti illegali, qualora vi siano più amministrazioni coinvolte; cura il monitoraggio sui casi pendenti di recupero di aiuti di Stato; predispone, per la parte di propria competenza, le relazioni trimestrali sulle procedure di indagine formale e sui recuperi previste dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234; provvede alla pre-validazione delle notifiche delle Amministrazioni, secondo la normativa vigente; svolge il coordinamento finalizzato all'adempimento, da parte delle Amministrazioni, degli obblighi di relazione sugli aiuti di Stato nei Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG); promuove il coordinamento delle amministrazioni nazionali in relazione alle tematiche di cui al Regolamento (UE) 2022/2560 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, relativo alle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno, curando i rapporti con le istituzioni dell'Unione, con le amministrazioni, con gli altri Stati membri e - ove necessario - con le imprese tenute all'attuazione del regolamento anche per il tramite delle amministrazioni interessate, nonché l'informazione concernente l'applicazione del predetto Regolamento; assicura la partecipazione al Comitato consultivo sulle sovvenzioni estere, rappresentando la posizione italiana, nonché ai relativi tavoli di coordinamento e di consultazione in sede europea e nazionale.

2. L'Ufficio si articola nei seguenti Servizi:
a) "Servizio per il coordinamento in materia di aiuti di Stato";
b) Servizio "Procedure di Infrazione – Gestione del Pre-Contenzioso";
c) Servizio "Recepimento atti UE e gestione della Banca dati EU- INFRA e coordinamento dei rapporti con le istituzioni europee in materia di aiuti di Stato e di sovvenzioni estere".

3. Il Servizio per il coordinamento in materia di aiuti di Stato coordina la risposta italiana che le amministrazioni sono tenute a fornire nei casi di procedure di indagine formale e di presunti aiuti illegali, in particolare qualora vi siano più amministrazioni coinvolte, nonché nei casi di recupero; in relazione a tali casi, assicura la partecipazione ai tavoli di coordinamento e di consultazione europei e il rapporto con la Commissione europea e fornisce supporto alle amministrazioni; cura le pre-validazioni delle notifiche effettuate dalle Amministrazioni, secondo la normativa vigente, prestando relativo supporto, ove necessario; svolge, inoltre, il coordinamento finalizzato all'adempimento, da parte delle amministrazioni, degli obblighi di relazione relativi ai Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG); cura la predisposizione di incontri periodici con la Commissione europea e le altre amministrazioni interessate su casi specifici e questioni di carattere generale e cura l'informazione preventiva nel settore degli aiuti di Stato, al fine di promuovere la coerenza della legislazione e della prassi applicativa dello Stato e degli enti territoriali con i principi e le norme dell'Unione europea.

4. Il Servizio Procedure di Infrazione - Gestione del Pre-Contenzioso cura le attività necessarie a prevenire l'avvio delle procedure di pre-infrazione e di infrazione da parte della Commissione europea, nonché del contenzioso europeo; attiva tutte le possibili azioni ed iniziative dirette a portare a soluzione le procedure di pre-infrazione e di infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché a dare esecuzione alle sentenze della Corte di Giustizia pronunciate ai sensi degli articoli 258 o 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea; monitora le questioni pregiudiziali di cui all'articolo 267 del TFUE, anche ai fini di quanto previsto dall'articolo 42 della legge 24 dicembre 2012, n. 234; cura il rafforzamento delle attività di coordinamento delle amministrazioni centrali o territoriali, coinvolte nei singoli casi di pre-contenzioso o contenzioso europei; partecipa alle attività di predisposizione dei disegni di legge di cui agli articoli 29 e 37 della legge 234 del 2012; svolge le funzioni di punto di contatto tra la Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea e le amministrazioni centrali o territoriali, coinvolte nei singoli casi di pre-contenzioso o contenzioso europei e assicura, d'intesa con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e l'Avvocatura Generale dello Stato, la supervisione del contenzioso di interesse dell'Italia dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione europea e l'istruttoria sull'opportunità di presentare ricorsi o di intervenire in procedimenti in corso dinanzi ad essa per la tutela di situazioni di rilevante interesse nazionale.

5. Il Servizio Recepimento atti UE e gestione della Banca dati EU- INFRA e coordinamento dei rapporti con le istituzioni europee in materia di aiuti di Stato, di sovvenzioni estere cura la notifica dei provvedimenti di recepimento delle direttive dell'Unione europea, assicurando il supporto e l'assistenza alle amministrazioni in fase di attuazione della normativa UE; in raccordo con l'Avvocatura Generale dello Stato, cura, in particolare, le azioni necessarie all'adeguamento coerente e tempestivo delle amministrazioni pubbliche agli atti dell'Unione europea, nonché quelle necessarie a prevenire il contenzioso dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione europea e ad assicurare, in fase di contenzioso, le condizioni di un'adeguata difesa delle posizioni nazionali e ad adempiere tempestivamente alle pronunce della predetta Corte di Giustizia; inoltre, in raccordo con gli uffici di diretta collaborazione dell'Autorità politica delegata per gli affari europei, cura l'analisi dell'attività legislativa del Parlamento, con particolare riferimento ai profili di rilievo europeo e la gestione dell'archivio informatico nazionale delle procedure di infrazione denominato "Banca dati EUR-Infra"; cura, altresì, la definizione della posizione italiana nei confronti dell'Unione europea, previo coordinamento delle amministrazioni nazionali ed eventuale consultazione delle parti economiche e sociali, in relazione a ciascun progetto di atto dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato; assicura la partecipazione ai relativi tavoli di coordinamento e di consultazione europei e cura i rapporti con la Commissione europea e con gli Stati membri. Il Servizio coordina, inoltre, le amministrazioni nazionali in relazione alle tematiche di cui al Regolamento (UE) 2022/2560 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 relativo alle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno, fornendo supporto alle medesime ove necessario, specie in relazione alla corretta attuazione del regolamento; cura i rapporti con le istituzioni dell'UE anche in relazione ad eventuali modifiche del medesimo Regolamento; cura i rapporti con le amministrazioni e le imprese tenute all'attuazione del regolamento specie per il tramite delle amministrazioni interessate; partecipa alle iniziative nazionali o dell'Unione europea e cura il coordinamento tra le amministrazioni nazionali e le istituzioni europee e con gli altri Stati membri, su temi di propria competenza o collegati; assicura la partecipazione al Comitato consultivo sulle sovvenzioni estere, rappresentando la posizione italiana, previo coordinamento delle amministrazioni nazionali, anche con eventuale consultazione delle parti economiche e sociali; assicura la partecipazione ai relativi tavoli di coordinamento e di consultazione in sede europea e nazionale, anche in relazione alle tematiche collegate e cura i rapporti con le istituzioni europee e con gli altri Stati membri.

Art. 10
Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione europea
1. Il Nucleo della Guardia di finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione europea dipende funzionalmente dal Capo del Dipartimento ed esercita funzioni consultive e di indirizzo per il coordinamento delle attività di contrasto alle frodi e delle irregolarità attinenti, in particolare, al settore fiscale e a quello della politica agricola comune e dei fondi strutturali. Il Nucleo assicura, inoltre, le connesse attività informative con la Commissione europea; segue, nei settori di competenza, i lavori degli organismi dell'Unione, e in particolare, del Comitato europeo consultivo per il coordinamento nel settore della lotta contro le frodi (COCOLAF) e del Gruppo Antifrode (GAF) e cura, a tal fine, l'adozione della posizione nazionale da rappresentare in tali sedi.

2. Il Nucleo svolge funzioni di Segreteria Tecnica del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'UE (COLAF), supportando quest'ultimo nell'assolvimento di tutti i compiti allo stesso demandati, nell'attuazione delle decisioni assunte nei lavori e nella realizzazione delle iniziative deliberate; in relazione alla qualifica di "Servizio di coordinamento antifrode nazionale", demandata al COLAF ai sensi dell'articolo 12-bis del Regolamento (UE, EURATOM) n. 883/2013, è competente ad agevolare la cooperazione e lo scambio di informazioni, anche di natura operativa, con l'Ufficio europeo lotta antifrode (OLAF), nonché ad elaborare la Strategia Nazionale Antifrode; cura, inoltre, il flusso delle comunicazioni relative ai casi di irregolarità e frode in tema di Fondi europei, per il tramite del sistema informatico Irregularity Management System (IMS), provvedendo ad assicurare il collegamento con l'Ufficio Europeo della Lotta Antifrode (OLAF), i competenti Organi centrali nazionali e le Autorità di gestione, anche per la risoluzione di ogni problematica tecnica e per l'uniformità delle procedure; procede all'analisi dei dati risultanti dal citato sistema IMS, anche in funzione di una generale valutazione del rischio di frode in ambito nazionale e del confronto con l'andamento dell'attività di contrasto alle irregolarità e alle frodi sviluppata a livello europeo; provvede alla raccolta di informazioni e dati dalle Amministrazioni nazionali interessate alla lotta alle frodi nei confronti dell'UE e alla successiva elaborazione dei "Questionari" da trasmettere alla Commissione europea, in base all'articolo 325 del TFUE, seguendo, in tale ambito, l'attuazione delle Raccomandazioni della stessa Commissione e le indicazioni delle altre Istituzioni dell'Unione europea relative alla tutela degli interessi finanziari dell'UE; in partenariato con altre Istituzionali nazionali ed estere ed anche nel quadro di progettualità finanziate dall'UE partecipa, infine, ad iniziative formative e di studio, per migliorare l'azione di contrasto alle frodi e garantisce una corretta informazione in merito alle azioni poste in essere dalle Istituzioni europee e nazionali per la tutela degli interessi finanziari dell'UE.

Art. 11
Disposizioni finali
1. L'efficacia del presente decreto decorre dalla data del presente decreto.

2. Dalla data indicata al comma 1 è abrogato il decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri del 25 maggio 2016.

3. Fino al conferimento degli incarichi dirigenziali previsti dal presente decreto, e comunque non oltre 45 giorni dalla sua registrazione da parte dei competenti organi di controllo, è prorogata l'efficacia degli incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito del Dipartimento per le politiche europee.

4. Il presente decreto è trasmesso agli organi di controllo per gli adempimenti di competenza ed è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 23 novembre 2023

firmato On. Raffaele Fitto


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n.12 del 16 gennaio 2024

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