29 gennaio 2024
La Commissione europea ha deciso lo scorso 24 gennaio di registrare l'Iniziativa dei cittadini europei intitolata "Vietare le pratiche di conversione nell'Unione Europea".
Gli organizzatori chiedono di vietare gli interventi volti a modificare, reprimere o sopprimere l'orientamento sessuale, l'identità di genere e/o l'espressione di genere dei cittadini LGBTIQ+.
In particolare, invitano la Commissione a proporre una direttiva che aggiunga le pratiche di conversione all'elenco dei reati dell'UE o a modificare la proposta di direttiva sulla parità per includervi il divieto di tali pratiche. Chiedono di modificare anche la direttiva 2012/29/UE che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato per estenderne l'ambito di applicazione alle vittime di pratiche di conversione.
Ora, gli organizzatori hanno sei mesi di tempo per avviare la raccolta delle firme. Se l'iniziativa riceverà entro un anno un milione di dichiarazioni di sostegno provenienti da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione sarà tenuta a reagire e potrà decidere se dare o meno seguito alla richiesta, giustificando la decisione.
L'Iniziativa dei cittadini europei è prevista dal Trattato di Lisbona ed è uno strumento a disposizione dei cittadini per influire sul programma di lavoro della Commissione.
Da quando è stata istituita l'Iniziativa dei cittadini europei, la Commissione ha registrato 109 iniziative.
Iniziativa dei cittadini europei intitolata "Vietare le pratiche di conversione nell'Unione Europea"
Iniziativa dei Cittadini Europei