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SOLVIT, rimborso IVA per soggetti passivi stabiliti in un altro paese UE

11 aprile 2024

Una società italiana ha chiesto il rimborso dell'IVA alle autorità fiscali spagnole senza ottenere alcun riscontro per alcuni mesi. L'intervento del SOLVIT ha consentito alla società di ottenere quanto richiesto.

La direttiva 2008/9/CE stabilisce le norme per il rimborso dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) ai soggetti passivi non stabiliti nel paese UE di rimborso ma in un altro paese dell'Unione. 

La direttiva stabilisce una procedura interamente elettronica in base alla quale il soggetto passivo inoltra al paese UE di rimborso una richiesta elettronica di rimborso attraverso il portale elettronico del suo paese UE. Il soggetto passivo non solo deve ricevere dal paese una conferma elettronica della ricezione della richiesta, ma può ottenere anche gli interessi sull'importo del rimborso in caso di ritardo del pagamento.

La società italiana aveva correttamente inserito i dati di due fatture nel portale dedicato, ma non avendo ricevuto dopo quattro mesi alcun riscontro, si è rivolto al Centro SOLVIT.

SOLVIT Italia riscontrando la la violazione dell'articolo 19, comma 2, della direttiva ("Lo Stato membro di rimborso notifica al richiedente la propria decisione di approvare o respingere la richiesta di rimborso entro quattro mesi dalla ricezione della richiesta in tale Stato membro"), ha aperto il caso coordinandosi con il Centro SOLVIT spagnolo per sollecitare l'autorità fiscale della Spagna. Un intervento che ha avuto subito esito positivo: l'amministrazione fiscale ha infatti emesso il rimborso dovuto.

SOLVIT , IVA
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