17 novembre 2020
"Lasciatemi esprimere il profondo senso di frustrazione dopo il Coreper di ieri. Sia chiaro: in tutti i nostri Paesi i nostri cittadini non capirebbero, né tollererebbero, altri ritardi. Chi rallenta il processo di approvazione del Next Generation EU e del Bilancio 21-27 si assume, ora, una seria responsabilità politica. E' questo il momento di dimostrare che apparteniamo alla stessa Unione, condividiamo le stesse priorità e, soprattutto, gli stessi valori". Così il Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, in occasione della video conferenza del Consiglio Affari Generali con gli omologhi europei.
"Non bisogna temere la condizionalità sullo stato di diritto - sottolinea il ministro -. Se tutti gli Stati membri, inclusi Ungheria e Polonia, rivendicano di rispettare lo stato di diritto, non c'è alcun motivo concreto di opporsi a una condizionalità che riflette il quadro di valori fondamentali dell'Unione Europea. E dobbiamo farlo velocemente altrimenti oltre alla Ripresa e alla Resilienza dovremo occuparci anche di soccorso alle nostre società ed economie, duramente colpite dalla pandemia".
"Gli accordi recentemente raggiunti dalla Presidenza tedesca e dal Parlamento rappresentano importanti passi avanti. Un compromesso - conclude Amendola - non può soddisfare tutti, ma il Parlamento europeo ha parlato chiaramente e non si può ignorare. Ora tocca a noi, come Consiglio, percorrere l'ultimo miglio".