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Sottosegretario Amendola: "UE non ha una politica estera, esercito comune europeo non più rinviabile"

26 agosto 2021

"L'Europa non può più stare a guardare aspettando le scelte degli altri. Si pone un tema di autonomia strategica e di visione delle nostre priorità", lo dichiara il Sottosegretario agli Affari Europei, Vincenzo Amendola, in un'intervista al Corriere della Sera.

"Quel che emerge in queste ore è paradossale: noi europei guardiamo alla politica estera solo attraverso il filtro dell'immigrazione. Lo abbiamo fatto rispetto alla Siria, lo facciamo sempre con le crisi africane, lo stiamo facendo riguardo all'Afghanistan. Sembra che un problema geopolitico si imponga alla nostra attenzione solo se implica — o temiamo — l'arrivo di rifugiati ai nostri confini». 

In questo modo "scordiamoci di diventare dei protagonisti sulla scena internazionale". Una visione esclusivamente difensiva, per il Sottosegretario Amendola, è "tipica di chi è impotente in politica estera". L'UE "non ha una politica estera, questo è il dramma. Nasciamo sui valori della pace e della sicurezza, ma da vent'anni ci siamo chiusi dentro i nostri confini".

Per il Sottosegretario Amendola, "dobbiamo andare oltre le dichiarazioni vuote: è il momento di aprire gli occhi e cambiare passo, spingendo su una politica estera e di sicurezza comuni con chi ci sta. Un esercito comune europeo non è più rinviabile".

Leggi l'intervista completa sul sito del Corriere della Sera

migrazioni , esercito europeo , afghanistan
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