Rassegna Stampa
"Bilancio multiannuale? Resta il veto, ma ottenute più risorse"
<p>"Senza il nostro lavoro non avremmo mai ottenuto più risorse per i giovani disoccupati, gli studenti Erasmus, le pmi oltre che per sicurezza e immigrazione. Ma vogliamo migliorare l'intero pacchetto finanziario, sia per il 2017 che per il periodo 2017-2020". Così il Sottosegretario Gozi intervistato da <em>Avvenire</em>. </p>
"Meno fondi comunitari? E' un rischio da correre ma non temiamo ritorsioni"
<p>Il Sottosegretario Gozi spiega al <em>Corriere della Sera </em>le ragioni del veto posto dall'Italia alla revisione del bilancio dell'Unione Europea. "promesse disattese su migranti, giovani e crescita. Sono stati tagliati i fondi aggiuntivi perle politiche che noi riteniamo prioritarie. Non possiamo accettare compromessi al ribasso, altrimenti l'Unione Europea si condanna da sola al fallimento. Serve più coraggio.</p>
«Ma alle spese per migranti e sisma non ci rinunciamo»
<p>Il Sottosegretario Gozi intervistato da<em> Il Messaggero</em> annuncia: "Già oggi potremmo mettere il veto al riesame del bilancio se non verremo ascoltati. Sì alla solidarietà per le regioni meno avanzate in Europa se gli Stati di quelle regioni sono disponibili a farsi carico degli oneri comuni in materia di immigrazione, asilo e diritti fondamentali». </p>
Migranti, diritti e doveri certi
<p>Il Sottosegretario Gozi risponde all'invito del direttore de <em>La Stampa</em> su come organizzare e governare la crescente diversità culturale delle nostra società proponendo un nuovo Patto per una società multietnica. "La nostra società sta cambiando in maniera irreversibile - spiega Gozi - l'apporto di nuovi cittadini sarà fondamentale, a patto, tuttavia, che sia governato e non subìto o trattato unicamente come emergenza".</p>
«Rischio-caos, in Europa sperano nel sì»
"Ovunque vado la prima cosa che mi chiedono è una previsione sul referendum" spiega il Sottosegretario Gozi ad <em>Avvenire</em>. "C'è massimo rispetto della scelta dei cittadini, ma davvero tutti sperano che non si interrompa il processo di cambiamento in atto nel Paese. La nostra legge di bilancio? Dimostreremo che non è solo nell'interesse dell'Italia ma anche nell'interesse dell'Europa".
Lo Stato di diritto europeo va difeso
"Il più grande risultato raggiunto in ormai 60 anni di integrazione europea? I diritti fondamentali. Dobbiamo mettere lo Stato di diritto non solo tra le più importanti conquiste europee, ma tra le nostre più grandi priorità. Ci stiamo impegnando per questo in Europa". Così il Sottosegretario Gozi in un intervento congiunto sul Corriere della Sera con altri rappresentanti di governi europei presenta la conferenza internazionale oggi al Senato.
"Europa bloccata dagli egoismi, tocca a noi guidare il rilancio"
<p>"Nessuna rottura, ma senso dell'urgenza per dare una scossa all'Europa" spiega il Sottosegretario Gozi alla <em>Stampa. "</em>Dopo Brexit, dobbiamo e vogliamo essere protagonisti del rilancio dell'Europa. Ma il processo è partito troppo lentamente a Bratislava. Serve un nuovo patto su crescita e sicurezza".</p>
"Svolta in sei mesi o l'Unione finisce"
<p>"Senza risposte sul Migration compact, chiuderemo accordi con i Paesi sub-sahariani" avverte il Sottosegretario Gozi intervistato da <em>Avvenire</em>. "Sul deficit non facciamo dispetti ma chiediamo ciò che ci spetta. Flessibilità utile per la crescita. Referendum? Le cancellerie temono che vinca l'immobilismo."</p>
"Ancora troppe ambiguità e poco coraggio, rilanceremo la crescita al vertice di Roma"
<p>"Le politiche economiche adottate negli ultimi 10 anni sono state inefficaci, ora si deve cambiare", sostiene il Sottosegretario Gozi intervistato da <em>Il Messaggero </em>all'indomani del vertice di Bratislava. "Le esitazioni su Africa e migranti sono un pessimo segnale, la polizia di frontiera UE dovrà gestire i rimpatri".</p>
Da Casa Italia a Casa Europa
<p>"Ricostruiremo partendo da 'Casa Italia', ha giustamente affermato anche ieri al vertice di Maranello Matteo Renzi" scrive il Sottosegretario Gozi sull'<em>Unità</em>, ma "ripartire dopo il terribile sisma, mettendo in campo un'operazione strutturale che guardi oltre l'emergenza e garantisca il futuro, significa anche farlo da "Casa Europa". </p>